La storia del Museo ed il fondatore

La storia del Museo

Pare, in base ad una prima sommaria ricognizione, che i primi reperti naturalistici accumulati dal Sig. Severo Sini possano risalire al 1947.

Nel corso degli anni la Collezione si è progressivamente ampliata, come possiamo dedurre dal primo presunto catalogo, di cui esiste copia presso il Municipio locale. In esso vengono scrupolosamente indicate la specie di appartenenza, il luogo di raccolta, la data di acquisizione nella Collezione e il nome del raccoglitore di ogni reperto che, per la maggior parte del materiale, risulta essere lo stesso Sini. La Collezione si è gradualmente differenziata in diversi nuclei tematici.

In un recente articolo, il naturalista, in qualità di "Direttore Onorario del Museo Civico di Scienze Naturali di Villa d'Almè", sottoscriveva la richiesta di iscrizione al Registro delle Istituzioni Scientifiche, in quanto il Museo Villese era in possesso dei requisiti richiesti dalla legge. Aggiungeva inoltre che si disponeva di un registro aggiornato di donazioni, prestiti o scambi di ogni tipo di esemplari con altre istituzioni (Comune di Villa d'Almè, Prot. n. 5403, 11 luglio 1994). Il valore della Collezione era dunque consolidato.

La sezione Mineralogica è sicuramente la più consistente. è costituita da alcune migliaia di pezzi opportunamente collocati in apposite vetrine espositive. Vanno aggiunti circa un migliaio di reperti mineralogici vari che sono riposti in alcune cassettiere destinate ad un uso didattico (alla consultazione di insegnanti e studenti).

Altro nucleo di pari importanza è la collezione dei Fossili ritrovati nella Bergamasca e soprattutto in Val Brembana. Essi sono testimonianza delle lontane origini del nostro territorio. Fino all'Era Secondaria o Mesozoica e nel primo periodo dell'Era Terziaria o Cenozoica la nostra terra era sommersa dalle acque dell'Adriatico, dalle quali è progressivamente emersa a partire dal terzo periodo dell'Era Secondaria, cioè circa 200 milioni di anni fa.

Rilevante è anche la collezione di Insetti, soprattutto farfalle locali ed esotiche: sono presenti circa un centinaio fra scatole entomologiche e bacheche.

Vi è pure una cospicua collezione malacologica; si tratta di bellissime conchiglie, dalle più svariate forme e dimensioni, provenienti da diversi mari e oceani del mondo.

Di minor entità numerica è la raccolta di Vertebrati, in particolare mammiferi, uccelli e rettili, la maggior parte dei quali è di provenienza locale. Troviamo volpi, faine, donnole, moscardini, ghiri, ricci, una puzzola, un tasso, aironi, rapaci, uccelli notturni, anatidi e molti passeriformi di diverse specie, ecc.; questi animali sono molto ben conservati, sebbene siano presenti nella collezione da parecchi anni, a partire dal 1961 (nel laboratorio del nostro naturalista sono presenti gli strumenti necessari alla preparazione tassidermica, l'imbalsamazione degli esemplari).

Ultimo, ma non in ordine di importanza, è l'Erbario, una raccolta di specie arboree ed erbacee di varie regioni d'Italia che il ricercatore iniziò nel periodo giovanile (17-18 anni).

L'eterogeneità delle collezioni presenti nel "Museo Civico di Scienze Naturali di Villa d'Almè" testimoniano l'interesse, la dedizione e la competenza che il Sig. Sini aveva verso i vari settori delle Scienze Naturali, nel costante intento di promuovere la cultura scientifica a tutti i livelli (visite guidate, mostre, conferenze, pubblicazioni, impegno sociale, ecc.). Valorizzare degnamente la sua opera è sicuramente il modo migliore per dire tutto il nostro grazie ad una persona che ha agito nella convinzione di contribuire al bene comune.

A cura di
Dott. Antonella Poma





Il fondatore del Museo Civico di Scienze Naturali di Villa d'Almè
Biografia di Severo Sini


A cura di
Sini Cristina
Almè Bergamo


Severo Sini è nato il 19/8/1930 a Berck Sur-Mer, in Francia, da madre francese e da padre di origine italiana.

Alla fine del conflitto mondiale, si è stabilito a Bologna, dove, mentre terminava gli studi superiori, ha sviluppato particolari interessi per la speleologia ed il naturalismo iniziando le sue raccolte di erbe, di minerali e di resti preistorici nell'Appennino Tosco-Emiliano e nel Carso Triestino.


Trasferitosi a Genova negli anni 50 per motivi di lavoro, ha aderito a PRO NATURA e ha stretto amicizia con il Professor Luigi Cagnolaro (ora Direttore del Museo Civico di storia naturale di Milano). Sposatosi nel 1957 a Villa d'Almè ha formato una numerosa famiglia, continuando, nonostante gli impegni familiari e lavorativi, ad ampliare le sue collezioni che sono divenute nel 1973 "Museo Civico di scienze naturali" di cui Sini è stato nominato Direttore onorario ed unico curatore.

Le varie collezioni per molti anni sono state ospitate in luoghi diversi messi a disposizione dal Comune attendendo una sede idonea.

Nel frattempo egli ha promosso la cultura scientifica a tutti i livelli attraverso visite guidate, mostre, conferenze e pubblicazioni.

Ritiratosi dal lavoro nel 1985, ha dedicato gli ultimi anni della sua vita agli scavi archeologici sotto la guida della Soprintendenza Archeologica della Lombardia e ha partecipato con entusiasmo agli scavi del Sitio di Solentiname , in Nicaragua.

Semplicità, naturalezza, disponibilità , accompagnate da grande competenza e professionalità, sono le doti a lui riconosciute non solo a Villa d'Almè nel "suo" e nostro museo, ma anche in tutte le parti d'Italia e del mondo in cui ha prestato la sua preziosa opera di ricercatore.

Successivamente ha pubblicato due cataloghi di reperti ritrovati e collocati nel Museo Archeologico di Solentiname che, insieme al Parco Naturale di SIAPAZ, gli sono stati dedicati, dopo la sua scomparsa avvenuta il 26 Marzo 1997, come ringraziamento per il lavoro svolto.